Cagliari, 20 febbraio 2012

Appello del presidente Ersu, Daniela Noli, al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano:

"Il Governo non mortifichi il diritto allo studio"

Condivido appieno il pensiero dei nostri studenti: essere giovani in Italia è molto difficile, in Sardegna lo è ancora di più per il gravissimo dramma sociale che stiamo vivendo. Mancano servizi, strumenti e risorse, ma soprattutto manca una prospettiva nel mondo del lavoro.

L’attenzione e la viva sensibilità dimostrata verso il mondo universitario da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, fa ben sperare in una sua immediata disponibilità nel farsi portavoce dell’accorato appello rivolto dai nostri universitari, affinché il Governo destini al più presto maggiori risorse e maggiore attenzione verso il diritto allo studio.

 

Sono certa che il presidente Napolitano manterrà alto il senso di uno Stato che tutela da sempre il diritto allo studio attraverso la nostra Costituzione, proprio perché considerato alla base dello sviluppo sociale, culturale ed economico di ogni Paese. E dunque imprescindibile per la costruzione del futuro di ogni generazione.

E sono altresì certa che vigilerà sulla consultazione appena  annunciata dal Governo sul tema dell’abolizione del valore legale del titolo di studio, poiché potrebbe determinare un’ulteriore discriminazione, se affrontata prestando poca attenzione alla realtà culturale ed economica dell’Italia, ma prendendo al contrario in esame sistemi e modelli universitari di nazioni con una matrice culturale e un sistema economico e produttivo profondamente diversi dal nostro.

In Sardegna, la laurea è sempre più diffusamente la conquista di una crescita culturale acquisita con merito e raggiunta con un immenso sacrificio economico. Lo statu quo non può e non deve essere considerato una “vanità”, così come lo considerava Luigi Einaudi. E non può altresì essere svilito, così come appare nelle intenzioni delle recenti politiche di governo nazionale.

Per questo l’appello che rivolgiamo al presidente Napolitano è quello di vigilare sulle risorse sottratte all’Istruzione, sicuramente destinate ad altrettanti importanti settori. Secondo gli ultimi dati Almalaurea il finanziamento italiano, pubblico e privato, in istruzione universitaria, è più elevato solo di quello della Repubblica Slovacca e dell’Ungheria (Italia: 0,88% del Pil, contro l’1,07 della Germania, l’1,27 del Regno Unito, l’1,39 della Francia e il 3,11 degli Stati Uniti).

Archivio_2008

Visite: 2541